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martedì 11 ottobre 2011

Dall'infiorata al vino





Quel che colpisce appena si entra ad Ortezzano, neanche 1000 abitanti per poco più di 300 mt sul livello del mare, è una magnifica torre pentagonale irregolare con merlatura ghibellina eretta tra il XIII e il XIV secolo. 



Dalla piazza della torre, al cui lato si erge la chiesa del Carmine, (da notare i segni lasciati sulla parete dalle corde delle campane) dipartano vie e viuzze che salgono, scendono e intersecano il borgo. 




Una piacevole passeggiata tra balconi fioriti, archi, case restaurate ed altre che mostrano i segni del tempo ma raccontano con il loro fascino discreto, gli anni passati. Ortezzano ha dato i natali anche al latinista Giuseppe Carboni (1825-1925) la cui casa, signorile e malandata,  è ricordata ai passanti con una targa. 


Ortezzano, come molti altri paesi del Piceno, conserva la tradizione dell’impagliatura, per cui vi potete imbattere in piccole e pittoresche botteghe artigiane, nel vero senso della parola.





Se cercate una ragione in più per visitare questo piccolo borgo potete trovarla la seconda domenica di giugno, dove le vie del paese vengono decorate per la tradizionale infiorata, o se il vostro animo è più goliardico, la terza settimana di settembre dove vi aspetta con un’imperdibile festa del vino con tanto di rievocazione storica della pigiatura.
Foto a sinistra: uno scorcio delle vie di Ortezzano fotografate in una soleggiata domenica di giugno.

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